
Dormire in un riad in Marocco
Ormai lo sapete, adoro gli alloggi insoliti e dormire in un riad è sempre stata una di quelle esperienze che avrei sempre voluto fare, soprattutto dopo il mio viaggio in Andalusia, in cui avevo avuto un assaggio di una struttura che un po’ lo ricordava.
C’è qualcosa di magico e autentico nel vivere il cuore della cultura marocchina in una casa tradizionale, immersa nei profumi delle spezie e nei colori caldi della medina. Quando finalmente ho avuto l’occasione di farlo durante il mio viaggio a Marrakech, non mi sono certo tirata indietro.
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ToggleCos’è un riad?
Un riad è una tipica abitazione marocchina con un cortile interno, spesso decorato con fontane, piante esotiche e mosaici colorati. La parola “riad” deriva dall’arabo “riyad”, che significa giardino. Originariamente, queste case erano le residenze di famiglie benestanti e sono progettate per garantire privacy e tranquillità, un’oasi silenziosa all’interno del caos cittadino.
Oggi molti riad sono stati restaurati e trasformati in strutture ricettive, mantenendo il fascino dell’architettura tradizionale ma con tutte le comodità moderne.
I riad si trovano principalmente nelle medine delle città marocchine, ovvero nei centri storici. Le città dove è più comune soggiornare in un riad sono Marrakech, Fès, Essaouira e Chefchaouen.
A Marrakech in particolare, il contrasto tra l’esterno caotico dei souk e la calma rilassante all’interno dei riad è qualcosa di assolutamente sorprendente.


Dormire in un riad: il nostro soggiorno al Riad Yamina 52
Noi abbiamo scelto il Riad Yamina 52 a Marrakech e l’esperienza è stata davvero speciale. Situato a pochi minuti a piedi da piazza Jemaa el-Fna, il riad è immerso nella medina ma offre un silenzio quasi irreale appena varcata la porta.
Le stanze sono arredate in stile marocchino autentico, con tappeti berberi, lanterne in ferro battuto e letti comodi con lenzuola profumate. Il cortile interno è un piccolo paradiso: una fontana al centro, piante rampicanti e un’atmosfera rilassante, perfetta per leggere un libro o bere un tè alla menta.


Colazioni, pranzi e cene: la nostra esperienza
Uno degli aspetti che più ci ha conquistato è stata la cucina. Le colazioni erano abbondanti e sempre diverse: spremute fresche, tè, caffè, pane caldo, burro, miele, marmellate fatte in casa, dolcetti tipici marocchini e frutta fresca.
Abbiamo deciso di provare sia il pranzo che la cena in riad per comodità e la qualità del cibo ci ha sorpresi: cous cous, tajine, pastilla e dolci marocchini serviti con grande cura.
Un altro punto a favore? Il riad è gestito da italiani, e questo si riflette in un’attenzione particolare agli standard igienici e nella disponibilità del personale nel venire incontro alle esigenze dei turisti europei. Sentirsi “a casa” pur vivendo un’esperienza completamente nuova è stato un grande valore aggiunto. Inoltre, la responsabile ci ha assicurato che anche in cucina c’è un’attenzione maniacale nell’utilizzo di acqua sterilizzata, un dettaglio da non sottovalutare per chi ha un intestino sensibile ai cambiamenti.


Se state pianificando un viaggio in Marocco, non perdetevi questa esperienza di dormire in un riad. È un modo autentico per entrare in contatto con la cultura locale, vivere la città dall’interno e scoprire l’ospitalità marocchina nella sua forma più vera.