
Cosa mangiare assolutamente in Giappone e dove
Avete prenotato un viaggio in Giappone e non sapete cosa mangiare assolutamente e dove? Niente panico, siete sul posto giusto.
La cucina giapponese, celebre in tutto il mondo per la sua semplicità, freschezza e raffinatezza, rappresenta un viaggio sensoriale che va oltre il semplice nutrimento. Dalla tradizionale sushi bar alle strade di Tokyo piene di izakaya, fino ai templi della cucina gourmet, ogni angolo del Giappone offre esperienze culinarie uniche.
In questo articolo esploreremo i piatti tipici da non perdere e i luoghi più emblematici dove assaporarli, dalle metropoli vivaci ai piccoli villaggi rurali, offrendo un assaggio autentico della cultura gastronomica nipponica.
Preparatevi ad immergervi in un mondo di sapori, ingredienti freschissimi ed una passione senza pari per la cucina.
OKONOMIYAKI: un piatto agro-dolce giapponese che ricorda nella forma il pancake americano. Ve lo metto in cima alla lista perché io e Ale lo abbiamo adorato ed è il piatto che dovete mangiare assolutamente in Giappone.
Se ne trovano 3 versioni, una ad Hiroshima, una ad Osaka (l’originale chiamata pizza di Osaka) e la Monjayaki di Tokyo.
Hiroshima, Okonomiyaki Mitsu
Osaka, Chibo Okonomiyaki Restaurant
Tokyo, Tsukishimamonja Okoge Shibuya

TAKOYAKI: sono polpette fritte giapponesi di forma sferica tipiche della cucina di Osaka.
Le più buone si trovano sicuramente a Takoyaki Juhachiban Dotonbori, ma ne abbiamo assaggiato una versione buonissima con i gamberetti ad Oshino Hakkai, in una bancarella di street food.

TONKATSU: una cotoletta di maiale alta uno o due centimetri, impanata e fritta, servita con cavolo cappuccio, riso e zuppa di miso.
In questo locale Kyoto Gion Tonkatsu Wadafuku, nascosto in un vicolo strettissimo, il piatto era pronto e la versione della cotoletta era originale, secondo la tradizione.


Per una variante divertente, che puoi cucinare a tuo gusto su una piastra bollente, vi consiglio Gyukatsu Motomura a Tokyo (ce ne sono più sedi, noi siamo stati qui), ma lo potete trovare anche ad Osaka.

SOBA: la pasta giapponese. I soba sono degli spaghetti fini, a base di farina di grano saraceno e per questo di colore marrone. Si possono servire sia caldi che freddi. Nella stagione invernale non è raro trovarli in brodo. Noi li abbiamo provati a Sobakiri Gin, Hiroshima, ovviamente in brodo classico (kake soba), per scaldarci un po’, date le basse temperature, con l’aggiunta di tenkasu, lo sacrto della tempura.

Abbiamo poi replicato da Ueno Yabu Soba, Tokyo, un locale tradizionale specializzato in soba, che ci era stato consigliato e stavolta, invece dello scarto, ci abbiamo fatto mettere la tempura di gambero per intero. Ottima!


CHEESECAKE DI RIKURO: la famosa torta di uova, formaggio ed uvetta morbidissima.
La più famosa, l’originale, si trova da Rikuro’s Namba Main Branch, Osaka. Se però non siete di passaggio per Osaka, o come noi non fate a tempo a passare, non diperate, la potete trovare a Tokyo, da Amigo Cheesecakes, Tsukiji.


KOBE: la pregiata carne giapponese dai costi proibitivi, ma se siete amanti del genere, merita. Noi abbiamo deciso di regalarci un’esperienza dal costo medio come cenone di Capodanno da Kobe Beef Teppanyaki Gion Noichi, Kyoto.


SUSHI: nella lista di cosa mangiare in Giappone ovviamente non può mancare il pesce crudo. Nulla a che fare con quello italiano, dimenticate sia il gusto che la forma, il sushi qui è una vera e propria esperienza sensoriale.
Noi abbiamo seguito il consiglio della Lonely Planet e siamo andati da Mawaru Sushi Zanmai Tsukiji branch, Tokyo, per un’esperienza anche divertente su nastro.

Inoltre, nelle bancarelle un po’ ovunque, potete trovare Gyoza, Onigiri e spiedini di ogni genere.
Se invece vorrete provare la tipica colazione giapponese salata a base di pesce, vi consiglio di pernottare in un ryokan.

Vi ho fatto venire fame eh? State tranquilli, di sicuro in Giappone non morirete di fame. Ovviamente serve un po’ di spirito di adattamento, i gusti sono molto diversi da quelli a cui siamo abituati. Per stare tranquilli, potete fare una cura di fermenti lattici una settimana prima di partire e proseguirla durante la vostra permanenza. Noi ci troviamo molto bene con le compresse Biolactine Travel Forte.
Inoltre vi avviso che purtroppo farete molta fatica a trovare verdura. La frutta invece vi costerà un occhio della testa. Questo perché il Giappone non è un territorio favorevole per questo genere di alimenti.
Quasi tutti i locali che vi ho elencato, sono molto piccoli, con una ventina di coperti a disposizione, perciò vi capiterà quasi sicuramente di fare un po’ di coda prima di sedervi. Ma se c’è coda fuori, è un buon segno e vale la pena aspettare. In media, abbiamo visto che 10-12 persone equivalgono a 30 minuti di attesa.
Tenete poi presente che ogni posto è specializzato in qualcosa, quindi in base a quello che avete voglia di mangiare, potete semplicemente scrivere in Google Maps il nome della pietanza ed il gioco è fatto.
Buon appetito!