Per chi ama viaggiare e lo fa spesso, prenotare un aereo per una meta italiana o europea è sicuramente facile ed economico.

Non c’è il pensiero del jet lag, al massimo il fuso é di qualche ora indietro/avanti.

Il volo è diretto senza scalo, quindi relativamente tranquillo, una volta che sei su, al tuo arrivo sarai esattamente nel luogo prescelto.

La durata del volo è corta, qualche ora al massimo ed il prezzo pagato non è mai troppo impegnativo.

Ma prenotare un aereo per una meta extra europea lontana è tutta un’altra storia e quando ti ritrovi a farlo per la prima volta, ti vengono mille dubbi.

Io credo sia normale un po’ di preoccupazione, ma allo stesso tempo non credo debba diventare ansia.

Per il mio primo volo intercontinentale ho scelto di volare con Emirates, una delle migliori compagnie al mondo: volevo che fosse un’esperienza positiva ed indimenticabile. E così è stato.

Milano – New York, diretto di 9 ore.

Sulla durata del volo ero un po’ preoccupata, ve lo confesso, per questo motivo non ho voluto allungarlo ulteriormente facendo scalo in un’altra città. Inoltre ho scelto una meta relativamente vicina, non ho scelto la Nuova Zelanda, che è letteralmente dall’altra parte del mondo.

Ho immaginato tante volte come doveva essere salire su uno di quei bestioni volanti con turbine grandi come camion.

Nonostante avessi visto molti film, non è mai come sembra.

Un sorriso all’entrata: welcome.

Lasciatemelo dire, le hostess di Emirates sono davvero delle gnocche imperiali.

Il mio posto a sedere è il 50A. 50? Ci dev’essere un errore, mi sembra un numero troppo alto.

Invece no, eccolo. Tra un mare di posti a sedere, il mio, 50A.

Un sedile comodo.

Una coperta, un cuscino, delle cuffie, una trousse con spazzolino, dentifricio, tappi per le orecchie, un paio di calzini, gel e una maschera per dormire.

Ma che è, Natale?

Sì beh in effetti lo è, sabato 25 Dicembre 2021, ma tutti questi gadget un po’ spiegano il prezzo del biglietto (530€ A/R).

Davanti a me uno schermo. Film, documentari, cartoni animati di ogni genere. Ok è proprio Natale.

Ma il vero spettacolo è alla mia sinistra. Dal finestrino, una luce incredibile e le nuvole.

Per 5 ore è stato come se il sole giocasse a prendersi con il nostro aereo.

Un tramonto lunghissimo e stupendo.

Di solito prendo sonno subito appena le ruote lasciano la pista.

Questa volta no, 9 ore sveglia come un campanello, confusa e felice, non volevo perdermi nessun dettaglio (né i pasti, né tantomeno i carrelli delle bevande).

Sapevo che mi aspettavano meraviglie al di là dell’oceano ed il jet lag non mi ha dato alcun fastidio.

Sono arrivata di sera, mi sono fatta una bella dormita e la mattina ero come nuova.

Se ancora non avete fatto il vostro primo viaggio intercontinentale, non abbiate paura, sarà un’esperienza nuova ed incredibile.

Vi auguro di provare sensazioni bellissime come le mie.