
Visitare il Deserto del Sahara da Marrakech
Se sognate di visitare il Deserto del Sahara, sappiate che un tour di 3 giorni da Marrakech può essere un’esperienza indimenticabile… ma anche fisicamente intensa. In questo articolo vi racconto com’è andata la nostra avventura tra montagne, kasbah, dune dorate e notti stellate. Una meraviglia da vivere, con qualche consiglio pratico che vi tornerà utile (soprattutto per la schiena!).
Noi abbiamo scelto il tour privato di Civitatis, con cui ci siamo trovati molto bene e non possiamo che consigliarvela.
Sommario
ToggleGiorno 1: Da Marrakech alle Valli del Sud, passando per Ait Ben Haddou
Si parte presto, verso le 8:00 del mattino, lasciandovi alle spalle il caos affascinante di Marrakech per dirigervi verso le montagne dell’Alto Atlante. La strada vi porta attraverso il passo di Tizi N’Tichka, a 2.260 metri d’altezza, con viste spettacolari e paesaggi che cambiano a ogni curva.

Durante il tragitto, farete una sosta in una cooperativa femminile dove si produce l’olio di argan. È interessante scoprire come viene lavorato questo prodotto prezioso, e l’incontro con le donne del luogo aggiunge umanità al viaggio.
La prossima tappa è uno dei gioielli del Marocco: la kasbah di Ait Ben Haddou, patrimonio UNESCO e set cinematografico di film come Il Gladiatore, Sahara e Il gioiello del Nilo. Passeggiare tra le sue antiche mura è come fare un salto nel passato.

Nel pomeriggio si riparte verso Ouarzazate, la “porta del deserto”, e si continua fino alla Valle delle Rose o alla Valle di Dades, dove trascorrerete la notte in un riad immerso tra le rocce rosse. Una giornata lunga ma piena di meraviglie.


Giorno 2: Le Gole di Todra e il magico arrivo ad Erg Chebbi
Dopo colazione, riprendete il viaggio lungo una strada punteggiata da kasbah di ogni forma e colore. Una sosta imperdibile sono le Gole di Todra, profonde fenditure nella roccia calcarea che creano un canyon mozzafiato. Una breve passeggiata tra le gole vi rigenera e vi prepara per il momento più atteso: l’arrivo nel deserto.

Dopo pranzo a Touroug, proseguirete verso Merzouga, ai margini dell’Erg Chebbi. Qui ha inizio la parte più avventurosa del viaggio: l’ingresso nel cuore del Sahara.
Noi abbiamo scelto di raggiungere il campo tendato tra le dune con una dune buggy. Un’esperienza fantastica: adrenalina, sabbia che vola, vento tra i capelli e la sensazione di essere nel mezzo di un paesaggio lunare. Emozionante e divertente, è un modo originale per entrare nel deserto.

La notte nel campo berbero è comunque un sogno: cena tipica, musica tradizionale intorno al fuoco e un cielo stellato che lascia senza fiato. Dormire sotto le stelle del Sahara è un’esperienza che vi resterà nel cuore per sempre.

Giorno 3: Il lungo ritorno a Marrakech
Il terzo giorno comincia molto presto e dopo la colazione, si ritorna al campo base con la tradizionale cammellata. Una di quelle cose che vanno fatte almeno una volta nella vita: il ritmo lento, il sole sulle dune dorate, il silenzio assoluto interrotto solo dai passi dei cammelli… pura poesia.
Tuttavia, dobbiamo essere onesti: la cammellata è stata troppo lunga e il giorno dopo abbiamo pagato lo scotto. Mal di schiena e indolenzimenti dovuti non solo alla sella (non esattamente ergonomica), ma anche alle tante ore di auto accumulate nei giorni precedenti. Un dettaglio da tenere in considerazione, soprattutto se soffrite già di dolori muscolari o articolari.

Salutati i cammelli ed il deserto, si rientra a Marrakech. L’intera giornata è dedicata al viaggio di ritorno, con qualche sosta per pranzo e per sgranchirvi le gambe.
Sinceri fino in fondo: visitare il Deserto del Sahara è un tragitto lungo e un po’ faticoso. Dopo due giorni intensi, forse aggiungere una notte intermedia lungo il percorso sarebbe stata una scelta più saggia. Se avete tempo, valutate un tour di 4 o 5 giorni, magari partendo da Marrakech e rientrando a Fés o viceversa.
Visitare il deserto del Sahara: consigli
- Valutate bene la durata del tour: tre giorni sono il minimo sindacale. Se potete, optate per un itinerario più lungo e meno frenetico.
- Attenzione alla cammellata: bellissima, sì, ma faticosa. Se avete problemi alla schiena o siete sensibili a lunghi tragitti in sella… pensateci due volte o scegliete un’opzione in jeep (a pagamento).
- Portate l’essenziale: abiti a strati (il giorno fa caldo, la notte no), crema solare, occhiali da sole, fazzoletti umidificati e una borraccia.
- Mantenete lo spirito d’avventura: le strade non sempre sono lisce e gli spostamenti sono lunghi, ma ogni tappa vi ripagherà con paesaggi e incontri indimenticabili.
Visitare il Deserto del Sahara è un viaggio interiore tanto quanto geografico. Vi mette alla prova, vi sorprende, vi incanta. Noi ne siamo tornati stanchi ma felici, con mille immagini impresse negli occhi… e qualche muscolo dolorante. Ma sapete una cosa? Lo rifaremmo domani. Magari solo con una tappa in più e una cammellata un po’ più breve.
Spero che questo articolo possa esservi utile per organizzare il vostro viaggio in Marocco. Vi lascio qualche spunto se cercate dove dormire e cosa vedere a Marrakech.