A caccia di street art a Padova

Oggi vi parlerò di un’altra mia passione: la street art.

Padova è una città del Veneto, soprannominata la città dei 3 senza: il santo senza nome, il prato senza erba e il caffè senza porte.

Santo senza nome: il santo patrono di Padova è San Antonio ma la Basilica a lui dedicata è nota a tutti semplicemente come la Basilica del santo.

Prato senza erba: si fa riferimento a Prato della Valle, una piazza della estensione di 90mila metri quadrati. La sua ampiezza l’ha fatta entrare di diritto nella classifica delle piazze più grandi d’Europa.

Caffè senza porte: lo storico Caffè Pedrocchi, realizzato nell’800, divenne un rinomato luogo di incontro ed era aperto sia di giorno che di notte.

Oggi vi porto a visitarla in una maniera diversa. Parlo della street art made in Padova. Ogni tanto ne spunta una nuova, su un muro, su un ponte, su una saracinesca ed abbellisce zone che altrimenti rimarrebbero grigie ed anonime. Ecco qui una guida ai migliori graffiti padovani. Buona lettura!

Progetto Super Walls Biennale di Street Art

Dal 5 al 20 Giugno 2021 le città di Padova e di Abano Terme hanno ospitato la seconda edizione di Super Walls – Festival Biennale della Street Art, un’iniziativa che ha visto la partecipazione di artisti italiani e stranieri, che ha avuto come obiettivo la riqualificazione del territorio urbano.

Artisti italiani: Alessandra Carloni, Alessio-B, Ale Senso, Any, Axe, Boogie.EAD, Joys, Evyrein, Gabriele Bonato, Mrfijodor, Orion, Peeta, Paolo Psiko, Ra.Men,Roulè, Shife,Tony Gallo,Yama e Zero Mentale.

Artisti stranieri: Anna Conda (Francia), Daco (Francia), David Karsenty (Francia), Doa Oa (Spagna), JDL (Paesi Bassi), Julia Benz (Germania) Medianeras (Spagna, Nerone (Francia), Nina Valkhoff (Paesi Bassi), Nuriatoll (Spagna), , Spok (Spagna) e il collettivo La Crémerie (Francia).

Gli artisti hanno dipinto, ognuno con il proprio stile, alcune superfici di edifici messi a disposizione da soggetti Pubblici e/o privati. 40 street artist, di cui 12 donne coinvolte nello spin-off WonderWalls, provenienti da cinque paesi europei e impegnati ad elaborare il tema della rinascita.

Questa è la mappa completa di tutte le 35 opere:

Fonte: https://www.biennalestreetart.com/i-luoghi/

La riqualificazione dei quartieri padovani

La EAD Crew, Escuela Antigua Disciples, si è formata proprio a Padova, dove il Comune ha promosso un progetto di riqualificazione del quartiere Mortise con le sue abitazioni di edilizia popolare.

Gli indirizzi dove cercare e fotografare? Soprattutto Via Fratelli Carraro ma anche, più fuori mano su un argine, quelle che i padovani chiamano “murate” lungo Via Jacopo Corrado.

Un’altra importane riqualificazione è avvenuta nel quartiere Arcella, che ha visto una rigenerazione soprattutto grazie ai progetti di arte urbana promossi dal comune.

Caccia alle opere di Kenny Random

Kenny Random, nome d’arte di Andrea Coppo, è considerato il “Banksy” italiano.

Sono numerosi i suoi interventi nel centro e in diversi quartieri più periferici, che hanno cominciato ad abbellire i muri della sua Padova negli anni Ottanta.

Un artista dal tratto particolarmente caratteristico, i cui murales sono particolarmente riconoscibili grazie ad alcuni elementi che si ripresentano continuamente.

L’aspetto ancora più interessante è che Random ha iniziato a realizzare le proprie opere in angoli nascosti, dando vita ad una vera e propria caccia alle opere d’arte in città: la celebre The Gift.

Le regole sono semplici. L’artista nasconde delle opere inedite in diversi angoli cittadini. Poi fornisce un indizio: una foto sulla sua pagina Facebook in cui viene svelata solo una minima parte del luogo in cui si trova. Chi scopre dov’è, diventa il proprietario della tela.

Gli ampi murales dell’artista Alessio B

Un altro artista padovano doc che non ha mancato di lasciare la propria impronta tra le vie della città è sicuramente Alessio B.
Uno dei suoi soggetti preferiti sono sicuramente i bambini, raffigurati tramite stencil con un effetto simile a quello di un negativo, stile sicuramente influenzato dalle opere di celebri artisti di strada come Banksy e Blek le rat.
A luglio 2020, lo street artist ha deciso di lasciare un ulteriore omaggio alla sua città natale in lotta contro il Covid-19. Ha quindi realizzato, in accordo con l’Ospedale Sant’Antonio, una Wonder Woman alta quasi 7 metri in camice da infermiera, per omaggiare tutti gli operatori sanitari. Per la realizzazione dell’opera, inoltre, si è deciso di utilizzare speciali vernici in grado di purificare l’aria dagli agenti inquinanti.

Le opere oniriche di Tony Gallo

Il terzo artista che non è possibile non menzionare parlando della street art di Padova è Tony Gallo. Pittore autodidatta con un passato da musicista, ha poi deciso di dedicarsi alla street art finendo per riqualificare numerosi spazi grigi della sua città di origine. I suoi personaggi immaginari sono infatti realizzati con colori accesi e contorni sfumati, fino a creare uno sprazzo di allegro mondo onirico tra le vie di Padova.

Pubblicato da

Denise Armanini

Impiegata full time e viaggiatrice fai da te durante le feste comandate. Scopri il mondo con me un giorno di ferie alla volta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version