Se state raccogliendo informazioni sullo Yucatan, in vista di un prossimo viaggio, di sicuro vi sarete imbattuti nella presenza di questi cenotes messicani. E se come me, viaggerete assieme ad una persona che non sa nuotare, vi starete chiedendo se includerli o meno nel vostro itinerario.
Ma cosa sono esattamente? Vediamolo insieme.
Cenotes messicani: cosa sono
I cenotes non sono altro che delle grotte carsiche parzialmente o totalmente collassate. La loro formazione, assolutamente naturale, risale a milioni di anni fa ed appaiono come dei piccoli laghi circolari di acqua dolce.
Essi possono essere di forme diverse: aperti, chiusi o metà e metà. In ogni caso la loro conformazione è a dir poco spettacolare, una tra le cose più assurde che vedrete in natura al mondo.
Nello Yucatan se ne contano più di 6.000 ed oltre ad essere stati una fonte di sostentamento di acqua, il popolo Maya li considerava luoghi sacri.
Ad oggi i cenotes messicani sono luoghi turistici, in cui è possibile fare il bagno.
In questo articolo vi parlerò dei 2 cenotes più belli e famosi della penisola messicana, Ik Kil e Suytun, e della mia personale esperienza assieme ad una persona che non sa nuotare.
Cenotes messicani: Ik Kil
A soli 5 minuti dal sito archeologico di Chichen Itza, si trova questo famosissimo cenote aperto, Ik Kil, caratterizzato da queste liane che scendono dall’alto, davvero scenografico.
Vi lascio di seguito un po’ di informazioni utili per organizzare la vostra visita.
- l’entrata costa circa 9€
- non accettano pagamenti con carta di credito, solo contanti, pesos o dollari americani
- il giubbotto di salvataggio è obbligatorio e compreso nel costo del biglietto
- la zona è attrezzata con bagni, docce (obbligatoria prima di entrare) e camerini per cambiarsi
- ci sono dei locker gratuiti in cui lasciare lo zaino
- l’acqua è gelida, ma bellissima e piena di pesciolini
- si può combinare al costo d’entrata il pranzo a buffet
Noi avevamo finito i contanti, perciò non siamo riusciti a mangiare nel ristorante convenzionato.
Vi lascio comunque un’alternativa molto vicina e conveniente: Pueblo Maya, buffet tipico messicano a 15€ a persona.
Se cercate qualche altro spunto su dove mangiare in Messico, vi lascio un elenco dei ristornati che ho testato personalmente a Valladolid.
Bagno? Sì
Vi confesso che ero molto impaziente di visitare questo luogo ed allo stesso tempo, ero anche molto preoccupata, perché la voglia di provare l’esperienza di fare un bagno in uno dei tanti cenotes messicani, faceva parte della lunga lista di cose da fare in viaggio e ci tenevo tanto a farla vivere anche ad Ale, nonostante non sappia nuotare.
Ammirare la conformazione di questo cenote era già di per sé un’esperienza incredibile, ma posso assicurarvi che fare il bagno qui, è stato un grande valore aggiunto.
Nonostante il giubbotto di salvataggio, Ale non si sentiva assolutamente a suo agio e, una volta sceso in acqua, voleva uscire a tutti i costi e non si staccava per nessun motivo dalla scaletta.
Devo dire che l’acqua è molto scura, non si vede cosa c’è sotto, nemmeno i piedi, perciò fa un po’ impressione. Non ho voluto però darmi per vinta ed ho lasciato che si ambientasse un pochino.
La cosa ha funzionato, perché nel giro di qualche minuto, si è reso conto che il giubbotto lo sosteneva parecchio, inoltre l’acqua, essendo molto fredda, l’ha portato a muoversi un po’ per tentare di scaldarsi.
A poco a poco ci siamo avvicinati nuotando lentamente insieme verso il centro del cenote, per ammirare tutta la sua bellezza. E credo sia stata solo la sua incredibile magnificenza ad aiutare Ale a non pensare di essere immerso in acqua, nonostante la sua incapacità di nuotare e tra una cosa e l’altra, siamo riusciti a restare dentro una buona mezz’ora e, una volta uscito, mi ha confermato che è un’esperienza che rifarebbe, nonostante la paura iniziale.
Cenotes messicani: Suytun
Un altro tra i più famosi cenotes messicani, anch’esso molto scenografico, è Suytun a circa 10 minuti di auto a Valladolid. A differenza di Ik Kil, questo è completamente chiuso, se non fosse per una piccola apertura in alto da cui filtra un timido raggio di luce, che rende il tutto ancora più magico (per questo motivo l’orario migliore per visitarlo è verso mezzogiorno, quando il sole è alto).
Anche di questo vi lascio un po’ di informazioni utili.
- l’entrata costa circa 10€
- accettano pagamenti con carta di credito
- il giubbotto di salvataggio è obbligatorio
- la zona è attrezzata con bagni e camerini per cambiarsi
- per raggiungere il cenote bisogna affrontare una ripida scala, molto scivolosa
- una volta scesi, ci si toglie le scarpe
Per fare la tipica foto instagrammabile, quasi sicuramente vi ritroverete a fare un po’ di coda ed attendere pazientemente il vostro turno.
Bagno? No
Noi non abbiamo avuto tempo di fare il bagno, perché la nostra permanenza non poteva andare oltre l’ora, dato che avevamo altre tappe in programma in quella giornata.
Posso dirvi però che è stato meglio così. Essendo chiuso, oltre ad avere qualche difficoltà a respirare, l’acqua risulta un po’ torbida. Ale non si sarebbe sentito assolutamente a suo agio, nonostante il giubbotto di salvataggio.
Non credo quindi che fare il bagno sarebbe stato un grande valore aggiunto, meglio vedere lo spettacolo della grotta da tutte le angolazioni possibili a mio avviso.
Spero che questo articolo possa esservi d’aiuto. Ovviamente ci sono tanti altri cenotes in Messico, io essendo un po’ limitata, ho voluto concentrarmi solo sui due più famosi, ma fare un bagno in almeno uno di questi, è stata un’esperienza assolutamente indimenticabile. Non perdetela.
Denise