Desiderate ardentemente visitare la Giordania e avete pochi giorni a disposizione? Questo è l’articolo giusto per voi.
Il tour di 4 giorni che sto per raccontarvi inizia e finisce ad Aqaba, non è un’esplorazione completa della Giordania, ma concentriamo le cose più turistiche (e belle da vedere) in pochi giorni senza macinare troppi km (per un totale di circa 350 km).
Ovviamente si possono aggiungere più tappe e fare un tour più completo fino ad Amman se avete a disposizione qualche giorno in più.
Giorno 1: Arrivo ad Aqaba
La prima giornata ahimé la perderete per raggiungere questo paese stupendo. Dall’Italia ci sono voli diretti solo da Roma e da Bergamo e ci impiegano più di 4 ore.
Una volta atterrati, sarete avanti con il fuso orario di 2 ore, quindi se partite in mattinata, considerate di perderla tutta e di raggiungere l’aeroporto di Aqaba verso l’ora di pranzo.
Le cose positive di questo aeroporto, rispetto a quello internazionale di Amman, sono fondamentalmente due: è piccolo, quindi i controlli saranno veloci e non avrete bisogno di fare il visto, perché è gratuito (non male, visto che costa 40 JOD).
Una volta superati i controlli, vi consiglio prima di uscire dall’aeroporto di comprare una sim dati, io mi sono affidata alla compagnia Umniah, che per tutta la mia permanenza, mi ha garantito internet illimitato per 15 JOD (Alessio si è collegato al mio telefono con l’hotspot, così entrambi avevamo internet).
Nota: non accettano pagamenti con carta, io ho pagato in Euro e loro mi hanno dato il resto in dinari giordani.
Secondo step: il noleggio auto. Io l’avevo prenotata con un po’ di mesi d’anticipo dall’Italia attraverso il sito di Discover Cars, con cui mi sono sempre trovata molto bene, 30€ al giorno con assicurazione totale (fatela, mi raccomando).
Trovare la vostra compagnia, Althuraya Rac., nel parcheggio non sarà semplicissimo, perché gli uffici sono direttamente le loro auto, però non disperate, troverete sicuramente un giordano con il sorriso sul volto, disposto a darvi una mano.
Nota: in Giordania le auto hanno tutte il cambio automatico, tranne i pick up.
Una volta svolte le pratiche burocratiche, il terzo step sarà raggiungere il centro di Aqaba (10-15 minuti) per cambiare un po’ di soldi in valuta locale (non fatelo in aeroporto che il tasso di cambio è più alto).
Noi ci siamo fermati al Holy Land Ex.money e lì di fronte ci siamo fermati in un market per comprare qualcosa da sgranocchiare ed un po’ di acqua per pochi dinari.
Per pranzo invece vi consiglio il ristorante Alshinawi, dove dovete assolutamente provare il piatto della casa, il Fukhara, cucinato in tipiche pentole di terracotta.
Noi lo abbiamo provato di pollo e di manzo, ma c’è anche di pesce. Entrambi dentro hanno verdure (peperoni, broccoli, funghi), ma quella di pollo in più ha una specie di formaggio filante, non so dirvi esattamente cosa sia, ma comunque è buonissimo.
E come digestivo, vi portano dopo il conto (che sarà molto economico), un té aromatizzato al basilico, anche questo assolutamente da provare.

Ora che siamo pronti e con la pancia piena, possiamo metterci in marcia verso Wadi Musa (considerate circa 2 orette di strada).
Guidare in Giordania non è difficile, le strade sono larghe, ma dovete considerare che non sempre sono asfaltate, quindi non corrette troppo. Inoltre i dossi non sono sempre segnalati e per finire, nei pressi dei centri abitati, potrebbe attraversarvi la strada un asino o qualche bambino che rincorre un pallone.
Giunti a Wadi Musa vi conviene fare subito il check-in nel vostro hotel e lasciare auto e bagagli. Noi abbiamo alloggiato al Venus Hotel, 3 stelle, letto comodissimo, bagno spazioso, economico e vicinissimo al Visitor center di Petra per potersi muovere a piedi per cena e per l’indomani.
Abbiamo scelto di passare il resto del pomeriggio in tranquillità per non affaticarci troppo, ma ad un quarto d’ora di strada potete valutare di visitare Little Petra, per avere un primo assaggio di autentica Giordania.
Qualche consiglio su Wadi Musa.
Per lo shopping vi consiglio il Wadi Mousa Ladies Association Handcraft, che a differenza degli altri negozi, vende cose made in Jordan, non made in China.
Vi assicuro che la differenza è evidente, anche il prezzo ovviamente lo è, ma il design, i tessuti, sono tutta un’altra cosa. Le tipiche sciarpe da mettere in testa ad esempio, le abbiamo prese in puro cotone, ricamate a mano dall’associazione.
Lo trovate prima del Petra visitor center sulla destra, grande che fa angolo. E mi raccomando contrattate il prezzo finale.
Per un aperitivo in un contesto scenografico invece vi consiglio il The Cave Bar: gli interni sono dentro una cava che era una ex tomba, i divani sono comodi e il narghilè ottimo. Noi ci siamo buttati sul limone e menta, accompagnato da un super (carico) mojito.
Potrete anche cenare qui se avete voglia di un hamburger, ma io vi consiglio di andare al My Mum’s Recipe Restaurant per provare qualcos’altro di tipico giordano. L’entrata è un po’ losca ma non ve ne pentirete, credetemi.
Noi abbiamo assaggiato lo Zatar come antipasto, una miscela di spezie a base di timo e sesamo che si gusta inzuppando due volte il pane dopo averlo passato nell’olio e il tradizionale Makloba come piatto unico, composto da riso, pollo, broccoli, melanzane, patate e yogurt. Da leccarsi i baffi.
Giorno 2: Petra
La sveglia stamani suona presto e dopo colazione, ci dirigiamo subito al Petra visitor center: una meraviglia del mondo ci sta aspettando.
Mi raccomando prima di uscire ricordatevi di ritirare in reception il vostro lunch box, che vi permetterà di risparmiare notevolmente sul costo del pranzo all’interno del sito di Petra.
Su Petra ho scritto un articolo a parte, vi lascio di seguito il link:
Una volta visitato il sito potete valutare di dormire nello stesso hotel oppure, se volete provare un’esperienza particolare in un alloggio insolito, vi lascio il link di dove abbiamo pernottato noi:
Giorno 3: Wadi Rum
Oggi riprendiamo in mano l’auto e ci dirigiamo verso il deserto del Wadi Rum.
Anche sul Wadi Rum ho scritto un articolo a parte, vi lascio di seguito il link:
Una volta visitato il deserto potete valutare di spostarvi verso Aqaba oppure di provare l’esperienza di dormire nel deserto (a mio avviso una delle cose più magiche di questo viaggio). Vi lascio il link dell’articolo che ho scritto in merito:
Giorno 4: Rientro da Aqaba
Purtroppo questo viaggio è giunto al termine, il tempo di tornare ad Aqaba, restituire l’auto in aeroporto ed imbarcarci ahimé sul volo di ritorno.
Grazie Giordania, sei ufficialmente entrata nella top 3 dei viaggi più belli fatti finora.
E un grazie al popolo giordano per la sua gentilezza, disponibilità e grande ospitalità.