Itinerario in Sicilia Occidentale: da Marsala a Palermo in 7 giorni

Dopo aver visitato la Sardegna nel 2020, ho deciso di provare la Sicilia l’anno successivo.

Ho sempre pensato che Sicilia e Sardegna si assomigliassero, invece sono due isole completamente diverse.

Il mio è un tour di una settimana che inizia all’aeroporto di Trapani e riparte da quello di Palermo. Ovviamente lo potete fare anche al contrario.

Pronti? Andiamo.

Giorno 1: Arrivo a Trapani – Saline di Marsala

La nostra avventura comincia all’aeroporto di Trapani, ritiriamo i nostri bagagli e ci dirigiamo al noleggio auto, dove ci aspetta una Fiat 500XL nuovissima che ci accompagnerà per tutto il tour.

Il caldo è insopportabile, ma oggi ahimè non ci tufferemo nelle bellissime acque siciliane, anche se la voglia è tanta (ci rifaremo domani).

La prima tappa di questo tour sono le Saline di Marsala.

È pomeriggio inoltrato, il nostro programma è vedere tramontare il sole sulle Saline, sorseggiando un bell’aperitivo. Evidentemente l’idea piace a molti, perché la coda di auto all’entrata della via in cerca di parcheggio, è davvero lunga. Poco importa, ormai siamo qui, perciò attendiamo il nostro turno e lasciamo l’auto in una delle tante zone adibita a parcheggio (costo 2€).

Ci dirigiamo nel locale più famoso della zona, Mamma Caura. Purtroppo non avevo prenotato (se potete, fatelo con qualche settimana d’anticipo) e la coda per entrare era lunghissima, non saremo mai riusciti a sederci prima del tramonto.

Così abbiamo optato per il bar lì a fianco, Salicornia Food & Drink. Lasciatemelo dire, abbiamo fatto pochissima coda in cassa, trovato un tavolo in poco tempo, speso poco e mangiato tanto e bene. Al momento del tramonto sarete comunque a due passi dalle saline e la vista sarà stupenda. Ve lo consiglio.

In serata raggiungiamo il nostro b&b a Marsala. Dopo il check in facciamo una passeggiata per il centro.
Per cena invece abbiamo optato per Osteria Siciliando, cucina tipica siciliana. Non perdetevi la loro fantastica cassata siciliana.

Giorno 2: Favignana

Questa mattina lasciamo Marsala e ci dirigiamo al porto di Trapani da dove salperemo alle 10.00 alla scoperta di Favignana.

Nota: non abbiamo avuto problemi a trovare parcheggio nonostante fosse la settimana di ferragosto, ma tutti i parcheggi attorno al porto sono a pagamento, perciò fate in modo di avere moneta in portafoglio, perché nessun negozio nei dintorni sarà disposto a cambiarvi i contanti. In alternativa scaricatevi in anticipo l’app per pagare il parcheggio telematicamente, trovate tutte le informazioni sui parchimetri.

Con 20 minuti di ritardo ci imbarchiamo. Il tour operator al quale mi sono affidata è Aliscafo Egadi Escursioni di Torre Lines. Dopo 1h 20 sbarchiamo a Favignana.

Noi abbiamo strutturato la nostra giornata così.

Noleggio Campo – Biciclette Scooter Auto

L’isola è grande e le distanze sono importanti. Fa molto caldo ma lo scooter ha un prezzo decisamente troppo elevato, quindi alla fine abbiamo optato per una bicicletta elettrica. Comoda, fresca ed economica, assolutamente consigliata.

Scogliera di Cala Rossa

Bue Marino

Qui fare il bagno non è facilissimo, ma sicuramente troverete meno gente.

Scogliera di Cala Azzurra

Panificio Costanza Girolamo

Non c’è caldo che tenga, qui ci sono le migliori arancine e pane conzatu dell’isola, una fermata prima di risalire in traghetto per uno spuntino è d’obbligo.

Ripreso il traghetto delle 18.30, raggiungiamo Trapani giusti per l’orario di cena. Ci aspetta un tavolo ad Antichi Sapori, ristorante ottimo.

Dopo una passeggiata per il centro di Trapani, raggiungiamo il nostro b&b, in cui pernotteremo per le prossime due notti.

Giorno 3: San Vito lo Capo – Grotta Mangiapane – Erice

Per affrontare la giornata di oggi, avremo bisogno di molto coraggio: la nostra prima meta è San Vito lo Capo.

Famosissima e gettonatissima, soprattutto la settimana di Ferragosto, questa spiaggia è una meta imperdibile se si viene in vacanza al mare in Sicilia.

Parcheggio introvabile e a pagamento, affollatissima, per trovare un posto qui bisogna armarsi di molta pazienza. Le persone cammineranno sul vostro asciugamano e non avrete un minimo di privacy, ma tutto questo svanirà nel momento in cui metterete dentro i piedi nell’acqua: meravigliosa!
Azzurrissima, trasparente, temperatura ideale, sabbia caraibica, ideale per famiglie poiché il fondale è basso per molti metri.

Se non amate avere troppa folla intorno, non è assolutamente il posto adatto a voi. Come alternativa potete valutare la vicina ed altrettanto bellissima spiaggia di Macari.

Noi abbiamo scelto di andarci, ce ne avevano parlato benissimo, però non siamo durati tanto in mezzo a tutta quella confusione.

A metà pomeriggio infatti, abbiamo deciso di rientrare verso Trapani, facendo due soste interessanti.

La prima (circa 40 minuti di auto), la Grotta Mangiapane, un posto decisamente strano.

Ho scoperto questo luogo per caso. Chi mi conosce sa quanto io ami il Natale e cercando sul web posti insoliti per festeggiarlo, mi venne fuori “Presepe vivente in un borgo incastonato nella roccia in Sicilia”.
Secondo voi me lo potevo perdere? Certo che no. Segnai tutto nel mio quadernetto ed appena possibile, eccoci a Custonaci, nel trapanese. Non c’è il presepe ad agosto, ma la location merita assolutamente una visita.

Alta circa 70 metri e profonda 50, la Grotta Mangiapane è un antico insediamento preistorico abitato dalla famiglia Mangiapane dal 1819 al 1950 circa.

La grotta nasconde delle abitazioni, mentre intorno si trovano le stalle e le botteghe.

Non so come abbiano fatto a vivere in una grotta per tutto quel tempo, ma sicuramente se si vuole condurre una vita semplice, distante dalla frenesia della città, è il posto giusto.

L’entrata è ad offerta libera ed il sito chiude alle 18.00. C’è un ampio parcheggio a pochi passi dall’ingresso.

Per raggiungere l’ultima tappa della giornata, rientriamo a Trapani, da dove prenderemo la funivia per raggiungere il borgo di Erice (costo 9,50 € a/r, durata 10 minuti).

Il parcheggio è comodissimo ed economico, 1.50€ per 3 ore, giusto il tempo di fare una passeggiata e cenare. A proposito di cena, vi dico subito che dovete provare la caponata al ristorante la Prima Dea, imbattibile.

Il borgo è piccolino e circolare, lo girerete in poco tempo. Tra i negozi imperdibili vi segnalo la Bottega di Dorotea, famosa per le sue bellissime ceramiche.

Giorno 4: Scopello – Tonnara

Salutiamo il nostro b&b a Trapani e ci dirigiamo verso uno dei posti che mi è rimasto nel cuore: i Faraglioni di Scopello e la sua Tonnara.

Per raggiungerlo c’è un’unica entrata, una piccola discesa con una casetta ed una sbarra. Qui ti fanno pagare il biglietto d’entrata, 10€ a persona, che comprende anche il posto sdraio.
La sbarra serve per bloccare la massa di persone in entrata, questa spiaggia infatti è a numero chiuso, puoi entrare solo quando esce qualcuno (ad Agosto la situazione coda era allucinante, quasi un’ora di attesa).

C’è un parcheggio nei pressi dell’entrata, costo 8€. Non fate l’errore di mettere l’auto sul ciglio della strada, 30€ di multa assicurata.

Nella Tonnara si trova da mangiare, perché non si può portare cibo da fuori. Vi avviso però, i prezzi sono folli: un’arancina 5€.

Nel tardo pomeriggio lasciamo Scopello, ci torneremo in serata e ci dirigiamo verso il nostro b&b a Castellamare del Golfo, dove pernotteremo per le prossime due notti.

Vi consiglio di cercarlo un po’ fuori dal centro, in modo da evitare il traffico del rientro dalle spiagge.

In serata torniamo a Scopello, nel borgo stavolta, lasciamo l’auto al parcheggio a pagamento (il borgo è una ZTL, si può percorrere solo a piedi) e cominciamo la visita.

Per cena abbiamo scelto il Ristorante Torre Bennistra, con una vista incredibile sul mare e sui faraglioni: da provare assolutamente la loro parmigiana di melanzane.

E se dopo cena vi è rimasto un languorino, vi consiglio di prendere un cannolo siciliano al Bar Pasticceria di Scopello.

Giorno 5: Scopello – Riserva dello Zingaro

Stamattina la sveglia suona presto, ci attende una giornata molto impegnativa. Quindi per ricaricarci per bene, andiamo a fare colazione con una cassatella di ricotta al Bar la Sorgente di Castellammare del Golfo.

La Riserva dello Zingaro non ha bisogno di presentazioni. È un posto stupendo, famosissimo anche a causa dell’incendio scoppiato nel 2020, che ha bruciato ahimè la maggior parte della vegetazione.

Sono presenti 2 ingressi, uno a Nord, lato San Vito Lo Capo e uno a Sud, lato Scopello/Castellammare del Golfo, quello che vi consiglio per una questione di comodità.

Il costo d’ingresso è di 5€, orari dalle 7.00 alle 19.30.

Verificate sempre sul sito ufficiale che la Riserva sia effettivamente aperta, perché a volte viene chiusa per motivi di sicurezza quando il vento soffia troppo forte.

Le cale sono 6 e si raggiungono solo a piedi (il territorio si estende per 7 km). Il percorso è fattibile ma ad agosto è decisamente impegnativo: alleggerite le borse, armatevi di scarpe da ginnastica (sono vietate le infradito) e di molta acqua.

Noi abbiamo fatto un bagno nella prima, Cala Capreria, per darci una rinfrescata, ma siamo passati subito alle successive perché era invivibile a livello gente. Non siamo riuscite a vederle tutte ma le cale centrali sono quelle con l’acqua migliore e con meno gente, perché molto più difficili da raggiungere.

Se non volete visitarle via terra, potete sempre noleggiare una barca e vedere tutte le cale comodamente.
Col senno di poi, l’avrei sicuramente valutata una valida alternativa.

Una volta rientrati al b&b non avrete molta voglia di fare grandi spostamenti in auto e a piedi, perciò vi consiglio di tornare nel borgo di Scopello per cena. Per la seconda serata vi consiglio di provare la pasta al pesto trapanese al ristorante la Terrazza.

Giorno 6: Terrasini

E dopo la faticaccia di ieri, oggi giornata relax nella mitica spiaggia di Magaggiari a Terrasini.
Ma prima, in mattinata, dato che siamo di passaggio, vi consiglio di fare tappa nel bellissimo e particolarissimo Borgo Parrini, che ricorda un po’ le opere di Antonio Gaudì.

Considerate una mezzoretta scarsa, il tempo di parcheggiare nello spazio adibito (gratuito) e fare una passeggiata per il piccolissimo centro formato da una manciata di case.

Arriviamo a Magaggiari verso l’orario di pranzo, nonostante i 40°, non rinunciamo ad un paio di panelle fritte.

Per parcheggiare, dovrete acquistare il “grattino”, ovvero il ticket del parcheggio al bar/tabacchi.

Trascorriamo tutto il pomeriggio in spiaggia e poco prima del tramonto, ci spostiamo all’iCLUB Lounge Restaurant per un aperitivo vista mare.

Per cena invece vi consiglio Kalos restaurant, specialità pesce. Lasciatevi consigliare dallo staff, non ve ne pentirete.

Per il pernottamento vi consiglio di avvicinarvi all’aeroporto di Palermo per sfruttare al meglio la giornata successiva.

Giorno 7: Palermo – Rientro

Per il nostro ultimo giorno in Sicilia abbiamo scelto di non andare al mare, bensì di visitare una delle città simbolo della regione.

Abbiamo lasciato l’auto a noleggio e ci siamo mossi con Prestia e Comande, il bus stazione treni-aeroporto: puntuale, economico (6€ a tratta online o in biglietteria, se fatto a bordo +0,30€) e comodo (sedili nuovissimi). Vi permetterà di risparmiare almeno 40€ di taxi/treno, ve lo consiglio.

Abbiamo scelto di partecipare ad un tour di street art & food organizzato da Ilenia di Ticidevoportare_insicilia e My Digital Travel Agency.

Abbiamo visitato il centro di Palermo a piedi, accompagnati da una guida preparatissima, che ci ha illustrato la street art sparsa per la città e che ci ha fatto degustare lo street food tipico del posto: panelle, crocché, melanzane panate e sfincione acciughe, cipolla e caciocavallo. Se siete forti di stomaco, potrete anche provare il famoso panino con milza e polmoni.

Se invece volete girarvi la città in autonomia, vi consiglio di noleggiare un monopattino elettrico con Bit per muovervi in città. Intuitivo economico e pure super divertente. Assolutamente da non perdere la Cattedrale di Palermo e i Quattro Canti.

In serata ahimè salutiamo la Sicilia e rientriamo a casa.

Pubblicato da

Denise Armanini

Impiegata full time e viaggiatrice fai da te durante le feste comandate. Scopri il mondo con me un giorno di ferie alla volta.

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