Visitare Petra: informazioni utili per vedere una delle meraviglie del mondo

La mia seconda meraviglia del mondo dopo il Colosseo di Roma.

Anche voi sognate di vederle tutte e 7?

Quanta bellezza, speriamo di riuscirci un giorno. Nel frattempo vediamo insieme tutte le informazioni per visitare Petra in un giorno.

Sì certo, potete pensare di visitarlo in più di un giorno, acquistando il Jordan Pass (link sito ufficiale) risparmierete notevolmente, ma considerando che se state leggendo questo articolo, probabilmente come la sottoscritta, avrete pochi giorni a disposizione per visitare la Giordania e vi dovrete accontentare di una giornata sola da dedicare a Petra.

State tranquilli, vi basterà.

Attenzione: accettano pagamenti con carta di credito, ma dovrete pagare il 2% di tasse.

Questa è la cartina del sito, come vedete è un percorso lungo, pieno di tappe interessanti e non circolare, ciò implica che una volta raggiunta la fine, dovrete tornare indietro e percorrere la stessa strada dell’andata al contrario.

Le due tappe più famose del sito sono ovviamente agli estremi: il Tesoro ed il Monastero.

Il Tesoro si trova a 10 minuti dall’entrata del Siq, la passeggiata è piacevole, il canyon cambia colore in continuazione, un po’ si stringe, un po’ si allarga, di una bellezza disarmante e giunti alla fine, quando intravedi tra le rocce il Tesoro in tutta la sua magnificenza, ti manca il fiato.

Sarò molto sincera con voi: non vedevo l’ora di vedere questo incredibile sito, ma un po’ mi spaventavano il caldo e i km da percorrere.

Ho sentito racconti di persone che affrontano il deserto del Sahara ad agosto, o l’Andalusia a luglio, o ancora le piramidi d’Egitto in piena estate ed ogni volta mi chiedo come siano sopravvissuti.

Diffidate da chi vi dice che Petra si può visitare tranquillamente in estate, noi i 30 gradi su fino al Monastero penso che ce li ricorderemo a vita. Ed era dicembre.

Tutto si può fare, ma togliete pure il “tranquillamente“.

Petra è uno di quei posti da visitare con calma, senza vista appannata, suolo rovente ed il terrore di perdere conoscenza per via della pressione bassa.

Se ne assapora ogni angolo con fascino e gratitudine, perché si sa che da un momento all’altro potrebbe sgretolarsi in polvere.

L’inverno sicuramente non è la stagione più sicura, il tempo potrebbe fare brutti scherzi certo, però credetemi, meglio con un venticello gelido sul Siq che con 50° all’ombra. Che poi di ombra, ce n’è davvero poca.

Non sono un’appassionata di trekking in montagna, quindi per me, che non ci sono abituata, non è stato così semplice affrontare queste 6 ore di camminata.

Sì perché vi serviranno tutte per andare e tornare dal visitor center (e vi prego di non salire su quei poveri asinelli quando starete per schiattare poco prima di raggiungere il Monastero).

Avevo valutato di entrare dalla parte del Monastero e visitare il sito al contrario, facendo quindi il tragitto una volta sola, ammirando il Monastero senza la folla di turisti, che sarebbero arrivati più tardi e senza gli 800 scalini in salita, ma ho scartato l’idea perché lasciare l’auto al Monastero, implicava doverla andare a riprendere con un driver una volta usciti dal visitor center. Inoltre la luce del pomeriggio non rende giustizia al Tesoro, l’orario migliore è un po’ prima di mezzogiorno quando la facciata è completamente illuminata.

Esistono diversi punti panoramici per ammirare il Tesoro dall’alto, questo lo si raggiunge abbastanza facilmente seguendo un beduino che, per 5 Jod a testa, ci ha accompagnato lungo la salita (ogni spot lo si può raggiungere solo se si è accompagnati dai locals, gli stessi che vi assaliranno all’entrata).

Nel pagamento è compreso il servizio fotografico, che devo dire non è stato niente male, oltre che molto divertente (grazie Alì).

Una volta superato il Tesoro, si prosegue per il sito: troverete nell’ordine il Teatro, le Tombe Reali, il Colonnato ed il Museo. Lungo il percorso ci sono parecchie bancarelle piene di oggetti stupendi. Se non avessi voluto tenere lo zaino quanto più leggero possibile, giuro che avrei comprato tutto.

A metà percorso troverete un ristorante molto carino, noi ci siamo fermati per un caffè, prezzo decisamente alto, ma in linea con il luogo, 2 Jod. Non abbiamo pranzato qui perché ci eravamo fatti preparare un lunch box dall’hotel, quindi non so dirvi come siano le pietanze. I prezzi però sono proibitivi, ho dato un’occhiata veloce al menù.

Vi segnalo invece i bagni esterni pubblici di questa location, molto puliti, gli unici di tutto il sito.

Ma raggiungere il Monastero è davvero così faticoso?

Sì, ma ne vale assolutamente la pena e gli spot fotografici si possono raggiungere in autonomia senza dover pagare nessuno.

Ci credete se vi dico che al Tesoro di Petra ho preferito il Monastero?

Quelli che hanno votato per il Tesoro come meraviglia del mondo, al Monastero secondo me non ci sono arrivati perché avevano finito il fiato, non ci può essere altra spiegazione.

Sarà che di fronte a lui c’è uno spazio aperto che lo fa sembrare ancora più grande.

Sarà che per raggiungerlo servono gambe e polmoni, e si sa che quando le cose vanno conquistate, la soddisfazione è maggiore.

Sarà che qui non ci sono i beduini che cercano di venderti anche la loro madre.

Sarà che il baretto di fronte per ammirare tanta bellezza da seduti con una tazza di thè in mano, è stata un’idea pazzesca (le gambe ringraziano).

Sarà che ho visto troppe volte Transformers, comunque il Monastero è S-T-U-P-E-N-D-O.

E voi siete team Tesoro o team Monastero?

Pubblicato da

Denise Armanini

Impiegata full time e viaggiatrice fai da te durante le feste comandate. Scopri il mondo con me un giorno di ferie alla volta.

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